venerdì 21 ottobre 2011

Non è facile raccontare una storia

Si parla tanto,forse troppo, di Storytelling, ossia di come, per comunicare bene (anche nel caso di imprese), bisogna raccontare storie. Ossia creare percorsi narrativi in cui il lettore, o lettore/cliente nel caso di comunicazione d'impresa, possa immedesimarsi, emozionarsi, sentirsi attratto. Mi piaceva approfondire il discorso e allora mi sono comprato qualche libro specifico, cominciando da questo. L'inizio è pieno di esempi, specialmente di comunicazione politica, con numerose citazioni relative all'impiego dello storytelling nelle amministrazioni americane, da Reagan a Bush. Appunto, un sacco di esempi, alcuni significativi, ma volevo di più. In un libro sul "narrare storie", nelle prime quaranta pagine non ne ho trovata neanche una in cui immedesimarmi, emozionarmi o sentirmi attratto. Per questo, è ancora chiuso nella mia borsa, non bocciato ma fortemente ridimensionato. Magari poi migliora, vediamo.

Il volume che campeggia sul mio comodino invece è Open, l'autobiografia di Andre Agassi. Un libro che mi attira ogni qual volta ci passo vicino e che sto divorando, 300 pagine in 10 giorni con una bimba in procinto di nascere (l'ha fatto ieri ed è bellissima) e solo ritagli di tempo da dedicare alla lettura. Volete sapere cosa vuol dire raccontare una storia, fare storytelling? Leggete questo libro, non l'altro. Qualcuno mi potrebbe dire che la biografia di un tennista può interessare o meno. Ma qui non è il tennis il protagonista, ma un intreccio di storie, emozioni, vittorie, fallimenti, amori e amicizie di qualità narrativa rara. Una prosa che, letteralmente, ti obbliga a continuare a leggere.

Il segreto? In realtà, sotto c'è l'opera di un ghostwriter, J. R. Moehringer, già vincitore di un premio Pulitzer per il giornalismo di approfondimento. Un professionista che ha fatto un signor lavoro, sotto tutti i punti di vista. Perché raccontare una storia non è solo scrivere bene, è molto di più. E un libro su un tennista può insegnarvi molto di più di uno dal titolo "storytelling".

2 commenti:

  1. E' sempre uno spunto interessante leggere i tuoi post.

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  2. Grazie mille, Carolina. Un post del tutto particolare, nato mentre "divoravo" questo libro e mia figlia era in procinto di nascere. Ho semplicemente buttato là le sensazioni che avevo e il piacere di ascoltare una storia scritta così bene. Bello che siano interessanti per altre persone, oltre a me :-)

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