lunedì 11 novembre 2013

Il tester della strada


Qualche giorno fa avevo scritto un post sulla credibilità relativamente alla recensione di prodotti e eventi. Il caso, e Facebook, hanno voluto che ora sia io a trovarmi nel ruolo di tester di uno dei prodotti dei quali accennavo. Se mi seguite su Twitter, avrete visto qualche foto con l'hashtag #testerdellastrada: l'ho creato per sottolineare che le mie opinioni riguardano un preciso caso, ossia che una società produttrice di smartphone mi ha mandato un suo telefono di gamma alta in prova per avere un mio giudizio. Non l'ho comprato, non mi è stato regalato, mi è stato semplicemente spedito per un test perché ero curioso di provare quest'esperienza. Su questo prodotto scriverò a breve, ma sempre sottolineando perché lo sto facendo e che è un post sincero ma non spontaneo (diversamente da tutti gli altri).

Detto questo, mi sono dato queste 5 piccole regole di correttezza, sicuramente migliorabili (lo sono sempre):
  1. Dire sempre a chi legge cosa sta accadendo e perché accade all'inizio del testo (non in altri luoghi sociali, troppo comodo): l'azienda mi ha mandato un prodotto e io lo sto giudicando, una scelta per reciproco vantaggio chiara e semplice. Io uso un prodotto nuovissimo, l'azienda può dare visibilità alla mia opinione in merito. 
  2. Non essendo un tecnico, non fingere di dare giudizi oggettivi e obiettivi sulle caratteristiche del prodotto, dire semplicemente come mi trovo da utilizzatore. Darò le mie opinioni, positive o negative che siano, magari prendendo qualche cantonata ma assicurando sempre correttezza e sincerità.
  3. Inserire nei miei giudizi sempre l'hashtag #testerdellastrada (come "uomo della strada", ossia uno senza particolarità peculiari che ha chiesto di giudicare una cosa e gli hanno detto che andava bene).
  4. Creare, quando possibile, delle chiacchierate su quello che sto facendo, sia online che offline. Voglio raccontare un'esperienza curiosa, che forse non ripeterò perché mi piace essere libero di scrivere quello che mi pare quando mi pare ma che ho scelto io di fare.
  5. Restituire il prodotto all'azienda produttrice, perché l'accordo è chiarissimo in questo senso e perché lo farei comunque. 
Tanta gente mi ha detto "eh, vabbé, poi lo devi restituire, che pacco, non lo farei mai". Se trovate un'impresa che vi regala prodotti da 700 euro segnalatemelo. Se la Ferrari mi invitasse a fare un giro con un suo gioiellino, non sarei così sorpreso se poi non me lo regalasse. Sarò strano io. 

Ci sentiamo tra qualche giorno, quando scriverò un post con un giudizio su quel prodotto.

(Photo credits: Gapingvoid)

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