@guidoolimpio home page Corriere con news enorme non verificata e fonte non affidabile? @spinellibarrile @simopieranni @Aiannuzzi @SMaurizi
— Riccardo Polesel (@riccardopolesel) 3 Gennaio 2014
Lo scetticismo è forte, fortissimo, ma nei media tradizionali, anche quelli molto autorevoli, lo si dice quasi sottovoce, la si butta sul solito "giallo" giornalistico (termine che, in questo specifico caso, pare quasi umorismo grottesco di bassa lega). Se le cercate oggi le notizie sono ancora lì. Invece è una bufala al 99%: pare che tutto sia nato da un famoso "battutaro da social media" cinese (sic), almeno così dice il Guardian. Ma a parte questo, il punto fondamentale viene sottolineato benissimo dal Washington Post, ci sono cinque grossi errori da parte dei giornalisti occidentali:
- La verifica delle fonti: il giornale di Hong Kong che per primo ha lanciato la notizia è 19esimo (su 21) nel ranking di credibilità dei soli giornali della città.
- La verifica della copertura stampa in Cina: nessun altro media cinese ha rilanciato la notizia. Ok, sono alleati coi nordcoreani, si potrebbe dire ma la cosa appare strana lo stesso.
- La verifica della copertura stampa in Corea del Sud: la notizia non è stata ripresa dai media sudcoreani, che teoricamente avevano tutto l'interesse a sottolineare la crudeltà del regime del Nord. Invece ha prevalso un pragmatismo sulla verifica della notizia che, a quanto si dice, non è poi così usuale a Seul. Una lezione per tutti i media occidentali.
- La verifica dei tempi: la storia non è nuovissima, ha continuato a girare per giorni senza alcuna conferma, Qualche dubbio doveva nascere in menti obiettive.
- Le modalità: per quanto la Corea del Nord sia un paese del tutto particolare, hanno protocolli militari e penali molto rigidi. Se le principali agenzie sudcoreane dicevano "esecuzione per fucilazione", perché preferire i cani citati da un media di Hong Kong di bassissima credibilità?
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