- "Il successo non arride alla tecnologia migliore ma a quella che ha il miglior marketing. Per affrontare un ecosistema dove tutto si muove rapidamente, occorre sapersi adeguare a questo ritmo, anche nelle presentazioni, che devono essere brevi e fulminanti. Imparare a colpire ma anche a capire rapidamente se l’opportunità sta sfumando". Sottoscrivo tutte le parole di Alfredo Coppola. Particolarmente importante l'ultima frase: capire velocemente se l'opportunità sta sfumando e non continuare a stressare il nostro interlocutore, è inutile. Legato alla questione dell'empatia, di cui parlavo qualche post fa.
- "A Silicon Valley possono sbarcare pure piccole e medie imprese. Che troppo spesso approcciano il mercato oltreoceano in modo maldestro, prima di tutto ignorando quanti e quali siano in realtà i loro concorrenti". La realtà delle cose è che le PMI non conoscono i propri concorrenti in generale o, peggio, li conoscono quel tanto che basta per copiare i loro errori. Mancanza di cultura sufficiente a livello di marketing, anche su questo ho già scritto qualcosa.
- "Si possono fare aziende di successo interagendo in modo singolare con dei colossi. [...] (In Cisco c'è) una formula singolare: lasciare la società per fondare una startup, realizzare una tecnologia di successo, acquisita proprio da Cisco. Quindi farvi ritorno per ripartire dopo qualche anno con un’altra idea, un’altra uscita e un nuovo ritorno coronato da successo. E da un impatto finanziario non indifferente". Pensate a una media azienda italiana, sarebbe quasi improponibile attuare un'idea così. Noi li vogliamo in ufficio, alla scrivania, mica fuori a cercare e sviluppare idee.
Ne vorrei leggere qualcuno in più di post del genere su startup e dintorni. Il problema è districarsi nella marea di fuffa generata dal fatto che "startup" va di moda. Per fortuna, oltre al fumo talvolta c'è anche l'arrosto. E che arrosto. Guardate qui sotto.
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