giovedì 12 dicembre 2013
La verità attraverso lo schermo
Alla fine, cercare le informazioni su Internet è sempre un'esperienza molto personale e soggettiva e il giudizio di cosa si trova dipende da tanti fattori. Tuttavia, c'è un elemento semplice e chiaro che in molti casi è oggettivo: lo scostamento tra la realtà e la sua percezione attraverso lo schermo. Cosa voglio dire lo spiego subito, un esempio di vita vissuta. La seconda volta che sono andato a New York, anni fa, ho prenotato una camera in un alberghetto al centro del Greenwich Village: camere non enormi ma parevano belle e nuove. Arrivato lì, ho scoperto che le immagini appartenevano alle uniche due camere ristrutturate, il resto erano stanze pessime. Dormito lì, cambiato hotel e allo stesso prezzo ne ho trovato uno molto bello, consigliato da un amica. Risultato: passaparola batte sito Internet 4-0.
La cosa si è ripetuta altre volte, anche se non con lo stesso, drammatico scostamento tra percezione e realtà. Mi sono sempre chiesto il perché. Ok, mi freghi una volta poi io non torno più e non ne parlo benissimo. Ti conviene? Sicuro sicuro? Il problema comunque non è il sito Internet ma chi lo fa, lo riempie, gli da vita. Altro caso di vita vissuta. Ho cercato su Google un bed & breakfast per una notte fuori, ne ho trovato uno nel quale le camere sembravano davvero belle in rapporto al prezzo. Il dubbio c'era: saranno davvero così? Tuttavia ho prenotato, sono andato là e il sito rispecchiava esattamente quello che era la realtà. Anzi, forse la camera vera era ancora meglio. Belle stanze avevano prodotto belle foto ma assolutamente realistiche e reali. Risultato? Cliente contento che ne parla molto in giro e che ci tornerà.
Quello che penso è che quello che trasmettiamo su Internet deve avere un fondo, e bello importante, di verità (vedi anche qui). Puoi abbellire, smussare, ordinare, illuminare quello che vuoi ma, alla fine, devi far trovare quello che le persone si aspettano di trovare. Lo stesso discorso vale per l'immagine di una persona, di un prodotto e, anche, di un servizio. Quante immagini di modelle/i vediamo in un sito aziendale, con finte riunioni, finti call center, finti dipendenti? Quello che mi chiedo è: perché tu, impresa, vuoi nascondermi quello che sei davvero? Preferisco vedere il tuo operaio o la tua addetta stampa al lavoro, anche se non sono biondi, magri e perfetti rappresentanti di una perfetta società multiculturale. Ci dobbiamo fidare di te e di quello che vendi, no?
Ah, volete sapere quali erano i due posti citati? Vi dico solo il bed & breakfast: se volete fare un weekend sulla Riviera del Brenta, tra Padova e Venezia, il posto vale la pena. E rispondono alle mail in 10 minuti. Tutto torna.
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