lunedì 8 aprile 2013

Gli istituti tecnici e la cultura nazionale

Talvolta, illustri conferme arrivano del tutto inaspettate. Oggi un video del Corriere.it segnala Massimo Banzi,  inventore del processore open source Arduino e assoluta celebrità tecnologica a livello internazionale, e un suo intervento fatto a Desio, sua città di provenienza. Dice cose apparentemente semplici ma che, in realtà, sono pesanti e bellissime allo stesso tempo. Premessa: lui si è diplomato all'Itis negli anni '80.
Mi è sempre piaciuto questo aspetto degli istituti tecnici, quello che studi poi lo fai anche praticamente subito dopo. C'è sempre questo parallelismo tra il pensare e il fare. Questo meccanismo viene riscoperto nel mondo dei maker mentre in realtà in Italia c'è questo tipo di scuola, che funziona, che fornisce un sacco di persone preziosissime all'industria ma quando dici che hai fatto l'ITIS ti trattano un po' da... [sfigato]. Una questione di cultura nazionale, quali sono i nostri eroi. 
Ne ho parlato più volte, per esempio qui e, recentemente, qui. Sono molto orgoglioso di vedere un personaggio del calibro di Banzi spendere queste parole per gli istituti tecnici, che condivido e sottoscrivo in toto. Volete un eroe italiano, ragazzi? Guardatevelo qui e ascoltatelo qui sotto.


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