martedì 23 marzo 2010

Il sorprendente mondo del B2B

Il mondo del B2B riserva sempre molte sorprese. Metaforicamente parlando, è come un iceberg di cui vedi e conosci solo una minima parte, tutto il resto sta nascosto. Una sorpresa, molto positiva, mi è arrivata oggi via mail. Premessa: su questo blog cerco di scrivere sempre di cose per me interessanti (o quantomeno mi sforzo di farlo) sul marketing e sulla comunicazione ma, visto che non si vive di solo blogging, nella vita reale mi devo guadagnare la pagnotta sul campo. E spesso non si tratta di terreni facili. Avendo un cliente attivo nel settore automazione e motion control (giuro, non è affatto male), ho partecipato alla Fiera MC4 di Bologna come semplice addetto ai lavori. Iniziativa relativamente piccola e molto "verticale", ma erano presenti i principali protagonisti del settore in Italia. Assistito a qualche presentazione, organizzato le cose da fare con la responsabile marketing e comunicazione del mio cliente (molto valida e pronta ad ascoltarti davvero, cosa affatto scontata), letto qualche articolo. Tutto bene, fin qui.

La notizia vera è di oggi. Mi arriva una mail in cui mi segnalano che è disponibile una delle presentazioni fatte alla Fiera. Bene, magari poi me la guardo, appena ho tempo, sono così impegnato ... aspetta un attimo. Il mittente è un "System Engineer" della sede italiana di una nota multinazionale del settore e ha messo la presentazione su Scribd. Notevole, penso, visto che non è un settore troppo aperto a parole come "condivisione" e "online", specialmente se presenti nella stessa frase. Incuriosito, guardo più giù: ci sono i bottoni per seguire l'azienda su Social Network (Facebook, YouTube, Twitter e ... Friendfeed!). Rivoluzionario. Un'autentica azienda B2B del settore automazione che si apre ai Social Media?! Ormai la mia curiosità galoppa. Vado a vedermi la presentazione, tecnica ma non fatta male, e alla fine trovo i riferimenti del "System Engineer": ha pure un suo blog (su piattaforma Blogger)!

Le certezze che ho sul fatto che le aziende B2B in Italia paghino duramente un "cultural divide" su queste tematiche non sono per niente incrinate. Ma il fatto che questa impresa, sede italiana di una multinazionale americana, abbia dato la possibilità a un suo responsabile (tecnico, per giunta) di sviluppare questo approccio così innovativo per il settore mi fa ben sperare per il futuro. Volete sapere chi sono? Qui trovate il sito dell'azienda (personalizzabile, tra le altre cose) e qui il blog del System EngineerComplimenti a entrambi!

4 commenti:

  1. Ciao Riccardo,
    sono il SE di cui parli. Ti ringrazio per l'attenzione e per i complimenti ... cosa rara nel nostro settore fatto solo di automatismi e velocità.
    Condivido pienamente quanto in breve hai detto.
    Ci sentiamo ... e dai una letta al mio Blog può esserti di aiuto; sopratutto trovi la mia mail e se vuoi scrivermi direttamente per questioni varie (professionali ovviamente), fai pure.
    Grazie

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  2. Ciao Marco, sono assolutamente d'accordo. In un settore come quello in cui lavori, automatismi e velocità sono predominanti ma essere attenti anche a come si evolve il resto del mondo può essere davvero una carta vincente. Ti ho preso come piccolo, grande caso di successo per far capire anche ad altre aziende B2B come sia sufficiente un po' di impegno e passione per capire che il futuro sta nelle relazioni con i propri clienti. Magari ci si sente anche su Friendfeed. A prestoo.

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  3. La moglie di Riccardo, oggi, dopo tanti inviti, posta finalmente un suo commento (mi dispiace tesoro non è su Google Wave come ti avevo promesso).
    La premessa è: Riccardo mi conosce (sembra ovvio, mi ha sposato, ma non avviamoci per altri sentieri ;-)) e lui sa che non sono assolutamente una persona refrattaria all'uso delle nuove tecnologie. Tra i due chi acquista su on-line e su e-bay è soprattutto la sottoscritta; io sono l'utente MAC e l'ho "iniziato" ad alcune nicchie tecnologiche; in breve, non sono una persona "tech-unfriendly". Ora scaglio la pietra dello scandalo: non se ne può più di tutte queste community, di tutta questa condivisione! C'è ancora qualcuno lì fuori che vuole farsi gli affari suoi? Che non è interessato a mettere in vetrina se stesso? Tutta questa condivisione è veramente un avanzamento? Tecnologico e/o sociale?
    Io dico basta con tutti questi blogs, forum, Friendfeed, Linkedin, Twitter, Facebook, Dogbook, Fishbook, Catbook,...
    Dentro e fuori la rete è solo un parlare del contenitore, non dei suoi contenuti. "Sei su FB? Io si! Dai che diventiamo amicici!" Sembra che ci sia così tanto da dire e poi non dicono nulla, e per tornare ai tradizionali mezzi di relazione interpersonale "Face2Face" il nulla! L'incapacità totale, come se oggi si riuscisse a parlare ai nostri simili solo attraverso l'interfaccia di un PC. Non lo trovate triste?
    Ribadisco il concetto che trovo la rete un'invenzione speciale, ho sostenuto la sua candidatura al Nobel per la pace (votando on-line) e come tutte le cose ha i suoi lati buoni e le sue eccellenze, ma la mia nonna giustamente diceva "Il troppo stroppia!" Abbiamo raggiunto la saturazione?

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  4. Grande la mia piccola! Finalmente hai accolto il mio invito. Di solito parliamo di queste cose a tavola davanti a un buon lambrusco, visto che anche lei lavora nel marketing. E ora (senza lambrusco) sul blog. Non sono d'accordo su tutto, come sai, ma sottoscrivo il tuo invito a parlare dei contenuti, non solo del contenitore. Usando passione, intraprendenza e coraggio. Tutte qualità che tu hai, non per nulla ti ho sposato! Ora torniamo al lambrusco ... ;-)

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