venerdì 23 ottobre 2009

Web Advertising? Sempre con buon senso

Numerosi articoli sono apparsi ultimamente riguardo al fatto che, nonostante la recessione, c'è un significativo rilancio degli investimenti fatti sulla pubblicità sul Web. Mentre la crisi che sta avversando la carta stampata e la TV a livello mondiale sembra avere una fine ancora molto lontana. Al di là dei facili entusiasmi, mi sembra che le motivazioni, per una volta, siano abbastanza semplici. Le persone (o consumatori, per dirla alla Alan Friedman) utilizzano sempre più tempo libero sul Web, perchè riescono a trovare quello che cercano, da una notizia a un nuovo paio di occhiali, in modo più veloce ed efficace rispetto a qualsiasi altro media.Per cui, il target cresce sempre più, crisi o non crisi. In più, le tariffe della pubblicità su Internet sono molto più basse rispetto a quelle di un quotidiano o di una TV, fattore sicuramente molto incisivo per le aziende in questi tempi di vacche magre.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: qual'è l'efficacia della pubblicità sul Web? Sicuramente, ha il vantaggio di dare ai responsabili delle aziende un "giudizio" molto più veloce sull'efficacia di una campagna pubblicitaria in termini di vendite. Ma il punto resta sempre quello: valutare l'efficacia in base alle vendite. Se io realizzo un prodotto così così, con una campagna pubblicitaria geniale riuscirò comunque ad ottenere buoni risultati? Non credo proprio. Il Web non è la panacea di tutti i mali, è uno strumento con potenzialità ancora enormi da utilizzare con intelligenza e buon senso. Quando ho finito di leggere le analisi sull'Internet Advertising, vado ad aprire un paio di siti di aziende italiane che mi interessano. Trovo le "news" aggiornate al 2006. Duemilaesei? Clicco sulla sezione multimedia e trovo 5 foto a bassa definizione. Come è possibile? Anche nei cellulari ci sono fotocamere con 4 megapixel.

Se fossi un responsabile di un'azienda italiana, intanto inizierei a spendere un po' di tempo (e "schei", come direbbe mia mamma) per aggiornare il mio portale aziendale, una vera e propria porta sul mondo che ha bisogno di un budget limitato. Poi per pensare alla pubblicità online, c'è sempre tempo. Ah, a proposito: il mio ultimo post è dell'9 Ottobre, 14 giorni fa. Un'eternità per un blog. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Anche digitale.

3 commenti:

  1. Mi riferisco al tuo commento sul blog di Dario di Vico (presumo sia tu); parlavi di un problema culturale riguardo marketing e comunicazione. Pienamente d'accordo.
    Ma per "agire preventivamente sul piano culturale" occorre a mio parere insegnando alle piccole medie imprese che cosa si intende per mktg e comunicazione.
    se vuoi dai un'occhiata al mio blog www.cristinamariani.it
    grazie per un commento.

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  2. Innanzitutto, piacere di conoscerti Cristina. Sono assolutamente d'accordo con te: partire dalle basi per insegnare alle PMI cosa sono il marketing e la comunicazione e quali vantaggi possano dare. In Italia, spesso, c'è confusione anche sulle singole denominazioni degli strumenti da utilizzare. Mi sa che il tuo blog sarà tra i miei preferiti. E ti lascio subito un commento.

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  3. EVVIVA IL BUONSENSO

    http://www.youtube.com/watch?v=05MHxcIWpoE

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