lunedì 30 agosto 2010

Lezioni da bar

I giorni di ferie insegnano sempre qualcosa. Magari spesso non ce ne accorgiamo ma è così. Spiaggia, sto giocando col mio piccolo e un camion enorme, è mezzogiorno e venti, c'è bisogno di mangiare. Abbiamo due opzioni principali:
  • Self service dove ti offrono 5 portate di pesce azzurro (buono) a 10 Euro a testa, con vino e acqua. Ci sono i seggioloni a disposizione per il piccolo, c'è un sacco di posto, è a 5 minuti a piedi dalla spiaggia. Menù non troppo vario ma a tutti e tre piace il pesce "semplice".
  • Bar sulla spiaggia, fanno piadine e qualche primo (scaldato al microonde). Con birra e caffè fanno 16-17 Euro a testa. E' a 30 secondi dalla spiaggia, non c'è molto posto (sette-otto tavoli) e ci si deve sbrigare.
Cosa facciamo? Il piccolo, senza alcun dubbio, sceglie il bar sulla spiaggia. Io e mia moglie condividiamo in pieno. Perché? Perché c'è un gestore simpatico e affabile con cui parlare amabilmente. Perché c'è suo figlio (15 anni) che lo aiuta, servendo ai tavoli, che "gioca" col mio (che ha 20 mesi) sempre con entusiasmo e sincerità, quasi come un fratello maggiore. Perché c'è un'altra ragazza, figlia della convivente del gestore, che si comporta allo stesso modo (quindi la genetica non conta). Perché, scoprendo la passione che può avere un bambino di un anno e mezzo per le moto, il 15enne gli porta la sua minimoto. Lo fa montare più volte, gliela fa accendere e lo fa felice. La minimoto (Ducati numero 65), esposta per un giorno, diventa l'attrazione del bar e rimane al suo posto per tutta la settimana. Il ragazzo, che si chiama Alex, lavora il giorno, si allena la sera e tratta con i guanti mio figlio, che giustamente lo adora. Questi 15enni ci sono e sono tanti. Se non li vedi perché non allagano le scuole e non mettono i filmini dei sederi delle compagne su Youtube, la colpa è anche un po' tua.

Insomma, spendiamo di più, non mangiamo cinque portate di pesce ma stiamo bene, come a casa. Un valore aggiunto quasi incredibile per un bar sulla spiaggia, che ha decine di competitor a pochi metri. Una lezione di marketing per moltissime aziende. Ne ho visti altri 30 di bagni, tutti più belli, con piscine enormi e numerosi giochi per bambini. Ma tutti con persone senza entusiasmo e voglia di coinvolgere il cliente dal punto di vista personale. Se siamo a Cattolica, Meeting bar al bagno 112. Mi dispiace per le vostre enormi piscine ma noi andiamo là.

lunedì 23 agosto 2010

I miei progetti, ossia quello che faccio

Mi sono letto "I 10 peccati capitali del marketing" di Philip Kotler. In ferie, nei momenti di calma tra i tuffi con mio figlio e una buona cenetta di pesce. Per la prima volta da tanto tempo, mi sono segnato alcune annotazioni alla fine del libro (cartaceo), per ricordarmele quando sarei tornato al lavoro. La prima che ho scritto era relativa al fatto che il mio blog, che mi rappresenta bene da molteplici punti di vista, non spiegava semplicemente quello che faccio tutti i giorni. L'ho fatto realizzando una presentazione in 8 slide, con i progetti che ho gestito. Non ho poche cose da dire, ma ho cercato di dirle con poche parole. Per far capire come posso aiutare un'azienda o un ente a conoscersi meglio, a capire cosa va e cosa non va, a realizzare progetti piccoli e grandi, ma sempre importanti. La si può leggere qui sotto e nella nuova sezione "Quello che faccio" del blog.