giovedì 17 aprile 2014

Piccole, grandi lezioni di giornalismo

Sono a pranzo e leggo su Twitter che il Guardian ha cancellato un articolo che aveva pubblicato su un falco "assunto" dal Vaticano per proteggere le colombe del Papa. Era un pesce d'Aprile.
Va bene, direte voi, mica è la prima volta, cosa c'è da commentare? C'è tanto da dire, invece. E sta tutto in quelle tre righe: il Guardian ammette di averlo cancellato, non lo cancella e basta. Comunica al suo lettore tre cose, in modo semplice, diretto, chiaro:
  • Anche noi dell'illustre The Guardian, freschi vincitori del premio Pulitzer, cadiamo nella trappola dei pesci d'aprile;
  • Ammettiamo serenamente per iscritto, sul nostro stesso sito, di aver preso una bufala e di non aver controllato bene le fonti, ossia di non aver fatto bene il nostro lavoro;
  • Te lo diciamo apertamente, caro lettore.
Si chiama sensibilità verso chi ci legge, ossia verso chi paga lo stipendio a tutti quelli della redazione. Ci ho già scritto in passato (vedi qui), lo ribadisco: sono sempre belle lezioni per il giornalismo in generale, specialmente quello italiano. Repetita iuvant.

lunedì 7 aprile 2014

Confessioni


Ultimamente sto frequentando poco questo spazio di parole, riflessioni e idee che è il mio blog. Mi scuso con tutti coloro che mi leggono ma sto dando assoluta priorità al lavoro: ho tante cose da fare e mi considero fortunato per questo. Sono in un periodo molto intenso in cui tutte le mie capacità, limitate, sono concentrate a promuovere l'azienda dove lavoro e i suoi prodotti. Un sacco di riunioni, un sacco di riflessioni su pricing e personalizzazioni, un sacco di ore impiegate in viaggi e parole. Prometto che tornerò ad aggiornare questo spazio con la frequenza che aveva, ossia almeno un post a settimana.

Intanto butto lì una veloce riflessione. Leggo molti articoli che sottolineano sempre il potere dei Social Media (eccone uno) e, dal punto di vista professionale, li condivido. Tuttavia la mia esperienza lavorativa attuale, imperniata nel mondo del B2B, mi offre chiarissime indicazioni: se utilizzati bene, il telefono, la mail e gli incontri di persona fanno vendere, creano opportunità, ampliano le prospettive. I Social Media molto, molto meno. Forse è ancora presto, forse non li usiamo con la necessaria potenza di fuoco ma, tirando le somme, restano un ottimo canale di relazione ma, al momento, non di business.

Come sapete, non è un'opinione nuova (vedi qui) ma ora ho numeri, e molto chiari. Purtroppo non li posso comunicare, sono dati aziendali ma vi assicuro che tira di più una mail, o un incontro (condito da empatia e sincerità), di un carro di tweet. 

(Photo credits: http://tantodomanimisveglio.blogspot.it/2012/07/torno-subito.htmlhttps://www.flickr.com/photos/paolobis/)