
Leggo blog realizzati da persone con molte cose da dire, spesso intelligenti, spessissimo molto diverse tra loro. Alla faccia della cultura italica che esige una contrapposizione politica in ogni posto, dal bar al Web, fatta di toni alti e lotta acerrima a chi la pensa diversamente da noi. Il blog rimane un posto di riflessione e confronto positivo. E penso che, in questo campo, siamo molto meno indietro ai soliti anglosassoni, anzi abbiamo alcune peculiarità molto positive: siamo partiti più tardi, come sempre, ma abbiamo capito come non commettere alcuni errori. Concordo pienamente con quanto dice Luca de Biase nel suo post: i blog non sono solo una critica all'esistente o un riflesso della società locale, ma un motivo di miglioramento e innovazione. Prendendo strade diverse. Non vedo niente di molle in tutto ciò.
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