martedì 2 marzo 2010

Perdere il controllo ... gradualmente

Come sempre, molto interessante. La mappa del controllo della reputazione realizzata da Gianluca Diegoli sul suo blog mi ha fatto riflettere su recenti incontri che ho fatto con nuovi potenziali clienti. Si inizia inesorabilmente col parlare di nuove idee per "sfruttare le potenzialità del Web" per poi finire, altrettanto inesorabilmente, col discutere se fare un blog (dopo opportuna spiegazione di cos'è, quali pregi ha e anche quali difetti) o un nuovo sito. Non si va oltre perché l'interesse dell'interlocutore si focalizza sempre su cosa si pubblica, su chi lo controlla e su chi lo verifica. Si pensa al nuovo con un'impostazione vecchia, appunto con il mito del controllo. Si continua a vedere Internet come a una vetrina (io ti espongo la cosa, tu la guardi e ti fai un'idea) non come a un posto in cui creare relazioni. E poi si finisce spesso con un'analisi sul brand, con l'implicita sicurezza che questo dipenda dalla forma, dai colori e dai contenuti offerti dall'azienda. Questa certezza è crollata da tempo, come ci diciamo tra noi "addetti ai lavori". Ma il resto del mondo cosa ne pensa?

Non so se sia un problema di cultura generazionale. O magari di una generica paura dell'ignoto, di un'interlocutore che sta al di là dello schermo, di cui non ho biglietto da visita né colophon da controllare. So solo che spesso avverto l'esigenza di avere uno strumento pratico, facile e "tranquillizzante" da tirare fuori per  far capire a chi mi sta di fronte che "perdere il controllo" non è sempre una cosa negativa. Che l'azienda si può aprire all'esterno senza paura di essere criticata per un prodotto non troppo "innovativo" perché l'importante è creare una relazione diretta con le persone che poi lo dovranno usare. Non sono così pessimista: se si inizia a parlare di blog (quando cinque anni fa si faceva fatica a parlare di Web), forse una strada c'è. Ma c'è bisogno di passaggi progressivi, comprensibili e tranquillizzanti. 

Un esempio personale. In 10 anni non sono ancora riuscito a far capire completamente a mio padre cosa faccio per vivere. Bello, pensando che lavoro nella comunicazione. Recentemente gli ho fatto vedere i contenuti che ho realizzato per un sito Internet e si è fatto un'idea molto più chiara. In mezz'ora e senza bisogno di tante spiegazioni. Ne ha intuito subito l'utilità. La [mini]mappa è molto chiara per uno come me ma non credo sia adatta per i miei soliti interlocutori. Per questo, sto pensando a quale strumento poter utilizzare a questo scopo: una presentazione su Slideshare? Una nuova sezione del blog? Un virale su YouTube (magari molto simpatico, come quello qui sotto)? La mia è una domanda aperta. Spero arrivino suggerimenti, meglio se incontrollati.

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