mercoledì 12 dicembre 2012

L'Internet delle cose disconnesse


La piccola guerra nata tra Instagram/Facebook e Twitter, con attacco da una parte e rappresaglia dall'altra, è un sintomo dell'evoluzione che stanno prendendo i social network. Anzi, un'involuzione. Perché sono sempre meno social e prendono in considerazione solo il loro, limitato, network. Dal mio piccolo punto di vista, i risultati che ottengono sono questi:
  • Danneggiano della credibilità del proprio marchio, perché per futuli guerriglie legate a obiettivi di business piuttosto limitati, danneggiano chi li ha resi colossi, cioé gli utenti stessi. 
  • Rendono più difficile fare le cose che tecnicamente sono diventate semplici, come realizzare una foto, personalizzarla e condividerla. Nessun utente può essere contento di decisioni che complicano la sua vita online, perché si attende che questi cerchino di semplificarla, non fare l'esatto contrario.
  • Rendono meno divertente essere in quei luoghi, perché si ha la sensazione di essere meno liberi in luoghi che si stanno chiudendo intorno a noi. 
  • Ammettono di non avere una strategia di lungo periodo: i vari social network hanno avuto fortuna perché erano in grado di soddisfare esigenze specifiche e interessi diversi. Neanche Facebook, il più orizzontale, è riuscito a essere onnicomprensivo: la costosa acquisizione di Instagram e le difficoltà che incontra nell'adeguarsi alla rivoluzione mobile (vedi qui e qui) sono due esempi chiari di questo.
Insomma, stiamo vedendo l'Internet delle cose disconnesse, come si dice qui. Su Twitter ho detto frettolosamente la mia su questa guerra tra ragazzini digitali.


Bene, il risultato di tutto ciò? Ho scoperto l'esistenza e le caratteristiche di IFTTT, ossia "If This Than That". Cos'è lo spiega Alessandra Farabegoli molto meglio di me. La sostanza è: ti registri gratis, imposti una serie di regole e governi in modo automatico il flusso di molte azioni che fai online. Vuoi che i link che metti su Twitter vengano salvati anche da qualche parte? If this than that. Per carità, non sarà il nuovo colosso che avanza ma è un'idea (straordinaria) che raggiunge tre obiettivi: soddisfa una mia esigenza (molto sentita ultimamente), rende semplici le cose complicate, fa capire che Internet è, ancora, un mondo aperto.

Il padre di un amico mi disse una volta: non metto cancelli né inferiate intorno a casa mia, perché ti chiudono all'interno più che proteggerti dall'esternoSarebbe un buon consiglio da dare ai signori degli antisocial network.

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