giovedì 19 settembre 2013

A lezione di business da GTA 5


Grand Theft Auto è uno dei giochi per Pc e console più famosi e venduti di tutti i tempi, una vera pietra miliare per qualsiasi appassionato. Ora ne è uscita la versione 5, ottenendo un successo di vendite tale in 24 ore che se un blockbuster di Hollywood lo fa in un anno si stappano svariate bottiglie di champagne. Voglio solo sottolineare tre aspetti di questa faccenda, visto che mi occupo di marketing e non di giochi.
  • Il budget previsto per lo sviluppo e la promozione di questo gioco è imponente, 265 milioni di dollari, come un film di Hollywood ma senza gli attori da pagare. Il gioco più costoso di sempre, semplicemente. La cosa interessante è la suddivisione del budget stesso: 115 milioni di dollari per lo sviluppo (43% del totale) e 150 milioni per il marketing (57%). Semplificando ma non troppo, la promozione è stata considerata più strategica della produzione. E i risultati, sottolineo molto bene, stanno dicendo una cosa: scelta azzeccata.
  • Entro la fine dell'anno usciranno le due nuove consolle (XBox One e PS4), che avranno prestazioni notevolmente superiori alle attuali e, altra cosa molto rilevante, non saranno compatibili con i vecchi giochi (anche se si aspettano novità in questo senso). Nella sostanza, il gioco più costoso di sempre è stato sviluppato per essere usato principalmente su due console che saranno presto obsolete. Perché? Perché hanno previsto obiettivi di business molto precisi. Secondo loro, le vendite nel breve periodo saranno più che sufficienti . In più, conoscono i loro clienti, sanno che molti di loro non corrono a comprarsi la nuova console e che ci sono 150 milioni di console quasi obsolete in giro. Ci vorrà del tempo prima che le nuove arrivino a quei livelli. E quando accadrà, GTA5 avrà già messo più che a posto i suoi margini.
  • "It felt like you were in a Quentin Tarantino film" ha commentato un esperto. Al di là delle accuse di violenza gratuita che sono state poste al gioco (i giocatori non sono entità prive di raziocinio, ricordiamocelo), è evidente che coinvolge la persona che gioca in un'esperienza molto più complessa e attiva rispetto a un film. Visto che il livello visivo ormai è quasi alla pari con quello cinematografico, lo scontro sembra abbia avere scontati. Un product placement evoluto potrebbe essere un'opportunità sempre più efficace per un'azienda, anche perché non si parla di semplice pubblicità (cartelloni sui muri, ad esempio) ma di elementi funzionali al gioco stesso (devo telefonare e uso uno specifico cellulare) per renderlo più vero e credibile, ossia il suo obiettivo prioritario. I produttori di armi e di auto ci sono già arrivati, probabilmente c'è spazio per tanti.
C'è chi dice che anche nel mercato dei videogiochi non è che sia tutto rose e fiori però rispetto ad altri settori direi che le prospettive sono più che incoraggianti. Ripeto, non sono un esperto di giochi e magari mi sfugge qualche passaggio importante ma mi pare che di carne al fuoco ce ne sia. E finisco con una riflessione personale sui messaggi del gioco, derivata dal fatto che ho molti amici che si divertono con GTA e che nessuno di loro ha mai rapinato qualcosa o rubato macchine, a quanto ne so.


P.S. Qualcuno dice che il personaggio della foto, Trevor, mi somiglia vagamente. Altri che somiglio a Riddick. Preferisco la seconda.

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