martedì 12 giugno 2012

I volti di un'azienda

Qualche giorno, ormai qualche settimana fa, avevo detto che mi prendevo una pausa a causa del terremoto. Poi è arrivata un’altra scossa terribile, imprevedibile, devastante: sono al primo piano, l’azienda che sussulta, i muri che si gonfiano e si sgonfiano, la paura sotto il tavolo, la certezza lucida e razionale dell’imminente crollo, poi tutto si ferma e scappiamo fuori, sani e miracolati. Ci ho messo un po’ per tornare ad aver voglia di scrivere qui, prima ho dovuto fare delle tappe. Dormire in camper, lavorare in container, andare in bagno nella vigna di un collega. E tante altre cose, che rimangono mie. Però non mi sono mai fermato, invece di me stesso ho fatto parlare la mia azienda. Questo voglio raccontare.

Ho visto il sito di un’azienda crollata, con tre persone decedute sotto le macerie (tra cui il titolare, padre di una cara amica), dare aggiornamenti ai loro utenti il giorno dopo la tragedia. Un'altra impresa ha fatto una cosa simile. Questo vuol dire metterli al primo posto, davvero, non solo a parole, non solo a un convegno, non solo quando è semplice farlo. E allora mi sono messo a scrivere news aziendali che mai e poi mai mi sarei sognato di dover fare. Una notizia per far capire che ricominciavamo, che non mollavamo, che stiamo bene dove lavoriamo anche se siamo in container o in un pullman: è qui. Poi un’altra, per ringraziare chi ci aveva aiutato e per far vedere le nostre facce. Volti di ragazzi, quasi tutti under 40 (alla faccia di bamboccioni e altre sciocchezze), stanchi ma vogliosi di tornare a una certa normalità, di spegnere una parte del cervello. La potete leggere qui.

La comunicazione aziendale è cosa difficile perché non è facile essere sinceri. Stavolta abbiamo voluto esserlo al 100%. Ho avuto il pieno appoggio dei miei responsabili nel far vedere alcuni dei nostri visi, con foto prese al volo, in un pullman, davanti a un container. Un’azienda non è solo prodotti, progetti, obiettivi, business, mercato. Un'impresa è un gruppo di persone che lavorano bene insieme. Non dobbiamo dimenticarcelo mai.


(Photo credits: X DataNet)

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