martedì 24 maggio 2011

Comunicare la sostenibilità, unendo business e tutela del pianeta

Talvolta capita. Prendi un libro in mano, un volume tecnico per fare "autoformazione", inizi a leggerlo e nella testa ti nascono spunti, idee e riflessioni a getto continuo. Leggi le frasi che ti giravano nella testa da un po' espresse in due righe, non in 2.000 battute. Quel genere di libri che, appena lo finisci, sai di avere un nuovo punto di riferimento fisso, sullo scaffale, da consultare quando vuoi. Bene, questo volume è Green Marketing, il manifesto di John Grant. La mia recensione "ufficiale" l'ho scritta su Anobii, qui voglio solo citare alcune dei concetti che mi hanno acceso le lampadine che dicevo prima:
  • Il nuovo marketing deve implicare il coinvolgimento attivo del cliente, si deve lavorare insieme per creare idee, comunità, eventi e stili di vita. Un dialogo creativo che influisca sullo sviluppo di un prodotto e sulle esperienze negli acquisti. Le "recensioni su Amazon" estese a tutti i settori.
  • C'è bisogno di idee di marketing buone per il business e buone per l'ambiente. Invece di concentrarci sul problema, si devono vedere le opportunità creative legate alle alternative che abbiamo. Non è più tempo di ambientalisti contro aziende.
  • Non dobbiamo far apparire "verdi" le attività e i prodotti normali ma dobbiamo fare in modo che l'alternativa verde ci appaia normale. Le innovazioni sostenibili possono generare vantaggi al pianeta e al business.
  • La sostenibilità non deve essere relegata a una funzione aziendale ma deve essere integrata in tutte le attività dell'impresa, nel lavoro quotidiano di tutti. Le aziende sono fatte di persone che saranno contente di agire anche per il bene del pianeta.
  • Il Green Marketing ha tre tipi di risultati da ottenere: commerciali, ambientali, culturali. Ottenere profitti, contribuire a tutelare del pianeta, cambiare il nostro modo di vivere "insostenibile".
  • Le cinque I del Green Marketing: intuitivo (rendere normali le innovazioni sostenibili), integrante (unire commercio, tecnologia, ecologia e crescita sociale), innovativo (nuovi prodotti, nuovo stile di vita), invitante (prodotti sostenibili migliori di quelli precedenti) e informativo (accrescere la conoscenza sulla sostenibilità)
  • Agire con integrità e dire la verità. La sostenibilità è un obiettivo complesso, i più chiari e trasparenti saranno premiati.
  • Fare prodotti che durino più a lungo e fare in modo di usare un prodotto in molti (un trapano lo usiamo 10 minuti all'anno, è necessario comprarlo?). Tesaurizzazione e condivisione.
Il libro offre mille altri spunti, questi sono quelli che mi hanno più colpito. Per finire, Grant dice che, come successo nell'IT, nuove soluzioni tecnologiche possono cambiare il mondo: sistemi che inizialmente erano conosciuti da pochi "smanettoni" ora sono di uso quotidiano e ci permettono di fare cose impensabili fino a 10 anni fa (pensiamo solo agli smartphone, ai tablet e a YouTube). La stessa cosa può accadere per la tutela dell'ambiente. Se diventiamo tutti "verdi", persone e aziende, in modo sincero e graduale, il verde sarà la nuova normalità. Un pensiero positivo e realista, per iniziare a strutturare la propria comunicazione in modo nuovo e, sicuramente, innovativo. Senza dover ricorrere a catastrofismi e allarmismi.

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