martedì 5 ottobre 2010

Ti presento le partite IVA

Ho comprato il Giornale delle Partite IVA, creatura di Francesco Bogliari (che non ha una partita IVA) che va a colmare una lacuna informativa clamorosa. Chiunque abbia provato a trovare informazioni su come aprire una partita IVA, su quali vantaggi/svantaggi offre e su quale regime scegliere, sa a cosa mi riferisco. Testi "copiaeincollati" in burocratese, quasi sempre inutili per chiarirsi davvero le idee. Ora c'è questo giornale, nuovo di zecca anche se con una grafica molto tradizionale, lo trovate in edicola (io l'ho preso in uno sperduto giornalaio della bassa modenese, quindi si trova anche fuori dalle metropoli). Una veloce recensione fatta dal sottoscritto, che la partita IVA e un blog dedicato (direttamente e indirettamente) a questa vita ce l'ha da un anno:

Pareri positivi:
  • Esserci. Ora 3,5 milioni di persone, gli "invisibili", hanno la possibilità di trovare qualcuno che parla di loro con cognizione di causa, con competenza e con capacità di scrivere. Non è cosa da poco.
  • Articoli focalizzati sui temi più complessi della libera professione (pensioni, INPS, chiarimenti sulle caratteristiche dei vari regimi, tassazione, maternità, etc.) spiegati con un lessico sufficientemente semplice da capire.
  • Sezioni sui pareri degli esperti, sempre utili quando non hai una persona di fiducia a cui chiedere (per quanto mi riguarda, aprire la partita IVA senza un esperto di fiducia è molto, molto rischioso).
  • Poche pagine pubblicitarie, molti contenuti.
 Pareri negativi:
  • Il costo. 4,50 Euro è un prezzo considerevole per una rivista mensile, al di là della qualità dei contenuti (Wired, a mio parere il mensile italiano di riferimento, costa 4 Euro ma con 30 Euro ci si abbona per due anni).
  • Le poche pagine dedicate alle testimonianze delle partite IVA. Qualche box qui e là (che sono le parti che ho letto con maggiore attenzione) ma si può fare molto di più, dando maggiore spazio ai tantissimi casi di successo del mondo reale.
  • L'assenza di riferimenti al Web. Avete una Fan page su Facebook e noi liberi professionisti utilizziamo un sacco di strumenti (efficaci e con bassi costi) a disposizione su Internet. Non sarebbe meglio parlarne di più?
  • Impostazione grafica della copertina: le pagine interne sono realizzate in modo semplice ma curato, mentre la copertina è nettamente migliorabile (in primis per impatto cromatico e immagini scelte).
La cosa più importante è che il secondo numero lo comprerò sicuramente, quindi il parere è positivo. Perché 3,5 milioni di persone hanno il diritto di avere qualcuno che, oltre a Dario di Vico del Corriere della sera, parla di loro. Ho però una personalissima considerazione finale: le (poche) pagine pubblicitarie sono di istituti bancari (tra i nostri peggiori nemici, diciamocelo chiaramente), fiere, libri di "allenatori mentali", agenzie pubblicitarie e riviste sullo yoga. So perfettamente che la pubblicità è vitale per qualsiasi giornale, soprattutto uno neonato, ma sinceramente queste non danno un grande valore aggiunto. Non vuole essere una critica, solo una constatazione di un lettore che ha accolto il giornale con entusiasmo. In bocca al lupo.

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