martedì 27 settembre 2011

Un progetto per la città dove vivo: Internet senza fili arriva in piazza

Il Wi-Fi in piazza sarà realtà nella città di Pico: questa è la notizia ma andiamo con ordine. Da mesi sto avendo colloqui, da semplice cittadino, con responsabili del Comune, dei commercianti, delle banche e dei professionisti attivi nella città dove vivo, Mirandola (il riassunto delle puntate precedenti si trova qui). Il mio obiettivo era quello di proporre due idee, invece di fare le solite lamentele fini a loro stesse: realizzare il Wi-Fi in piazza (connessione a Internet senza fili e gratuita, sull'esempio di quanto hanno fatto i Green Geek a Milano) e creare uno o più spazi di coworking per far lavorare insieme professionisti di diversi settori. Due progetti non troppo costosi (vedi la presentazione qui sotto) che potevano avere un impatto diretto e positivo nella vita di una città con meno di 25mila abitanti, anche a livello di promozione del territorio.

Progetto Wi-Fi e Coworking a Mirandola
Qualche giorno fa mi ha contattato il responsabile dei sistemi informativi dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord (di cui Mirandola fa parte), dicendomi di avere aggiornamenti positivi. Un dipendente comunale che ti chiama, di sua volontà, solo per darti belle notizie? Non è cosa da tutti i giorni. Ieri mattina mi ha confermato che il progetto di portare Internet senza fili in piazza è, quasi, realtà. La gara è stata fatta, le infrastrutture prioritarie sono pronte ed entro fine ottobre si attiveranno le antenne a Mirandola e in altre quattro città vicine. Il progetto, iniziato prima che io ne parlassi col Sindaco, prevede più step per arrivare nelle varie aree urbane: l'obiettivo è realizzare, in tempi brevi, almeno un'oasi Wi-Fi nella piazza principale di ogni Comune interessato, con un raggio di copertura di 150 metri (ostacoli e muri permettendo).

Partendo dall'ottica del singolo cittadino, vuol dire questo: arrivare in piazza, prendere il proprio cellulare o portatile, autenticarsi grazie al sistema FedERA (progetto che prevede un'unica autenticazione per accedere a tutti i servizi online degli enti locali dell'Emilia Romagna) e avere un'ora di connessione gratuita. Per chi vuole, sarà possibile acquistare pacchetti a pagamento per navigare più a lungo e altre possibilità verranno annunciate in seguito. In più, è in fase di sviluppo un progetto collegato per portare connessioni veloci anche nelle aree dove non ci sono, limitando così il Digital Divide. Di questo ne parlerò più avanti, non vorrei andare fuori tema.

Per chiunque segua questo tipo di progetti, sa che le cose non sono facili perché bisogna prevedere un coordinamento tra tutti i partner (pubblici e privati), regole condivise e precise tempistiche di riferimento. La distanza tra quanto viene annunciato e la realtà talvolta è grande (vedi un esempio "regionale" qui) e per questo nei prossimi giorni attendo un aggiornamento più completo. Il fatto significativo è che un semplice cittadino come me abbia proposto delle idee, abbia saputo dell'evolversi di più progetti che avevano lo stesso fine e che ora ne venga informato direttamente. Con nuovo entusiasmo, tornerò alla carica per vedere se è possibile realizzare uno spazio di coworking. Magari manderò mail direttamente dalla piazza, sorseggiando un buon spritz.

2 commenti:

  1. Come prima cosa: complimenti per il suggesso e per l'iniziativa. Come seconda: sono proprio contenta di leggere spirito d'iniziativa come il tuo. L'idea che hai lanciato è davvero urgente, ottima e necessaria. Dovrebbe essere ampliata anche a tutto il resto d'Italia, nei modi e nei tempi "giusti".

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  2. Carolina, grazie ma il merito va al responsabile del Comune che sta facendo tutto il lavoro. Io mi sono limitato a chiedere, proporre e valutare con lui il progetto. Sapere che c'è gente che gli dimostra passione e attenzione per le cose che fa è però una molla importante. In definitiva, è lo stesso che stai facendo tu in questo momento commentando sul mio blog. La passione trasmette energia positiva, le lamentele stantie non servono a niente. C'è modo e modo di rompere le scatole ai responsabili del Comune :-)

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