giovedì 1 settembre 2011

La passione dell'algoritmo per la qualità

La qualità paga, sempre. Magari ci mette un po' di tempo, magari ti fa andare in bestia vedere che altra gente spende meno tempo e meno attenzione di te su molti particolari del tuo lavoro e ottiene buoni risultati. Ma se si vuol essere sicuri di ottenere un risultato, puntare sulla qualità è sempre un'ottima soluzione. Intendiamoci, può essere positivo o negativo, mica viviamo in un mondo perfetto. Ma avendoci messo tutto quello che avevi, ti porterà comunque delle indicazioni fondamentali (compresa quella che stai forse sbagliando qualcosa).

Questo assunto è particolarmente importante per i contenuti sul Web e due notizie di cronaca d'agosto portano alla ribalta l'importanza della qualità in quest'ambito. Come segnala un post del sempre ottimo Tagliablog, Google sta introducendo un nuovo algoritmo di ricerca, denominato Google Panda, che vuole aiutare gli utenti a trovare nelle loro ricerche contenuti "high quality". Un attimo: come fa un modello matematico, per quanto evoluto, a decidere quali sono le informazioni di qualità? Provano a spiegarlo qui, ammettendo alla fine che è molto, molto difficile. I parametri più interessanti per determinare la qualità tra quelli citati sono questi:
  1. Evitare duplicazioni di informazioni e testi ripetitivi e ridondanti;
  2. Evitare errori di ortografia e sintassi;
  3. Realizzare contenuti e ricerche originali, non copiati da altre parti;
  4. Evitare troppi spazi pubblicitari all'interno dei contenuti;
  5. Realizzare una completa e precisa descrizione del tema che si sta affrontando;
  6. Valorizzare gli autori dei contenuti e la loro competenza in materia;
  7. Analizzare gli input dati dagli utenti, in termini quantitativi (numero visitatori, tempo di permanenza sul sito, etc.) e qualitativi (commenti, suggerimenti, critiche, etc.).
Pur essendo sicuro che i contenuti realmente validi possano essere valutati davvero solo da una mente umana, almeno per il momento, restano indicazioni molto utili e pienamente condivisibili. Perché la via tracciata per i motori di ricerca del futuro prossimo si riassume in "diamo sempre maggiore qualità ai nostri utenti". Parlo al plurale e non è un refuso, giusto per restare coerenti col punto 2. Anche Bing, il motore di ricerca di Microsoft, sta andando nella stessa direzione. Una delle prove è questo documento, anch'esso realizzato per segnalare agli utenti l'importanza di creare contenuti di qualità per essere trovati più facilmente. I consigli sono molto simili a quelli già segnalati, si aggiunge il fatto di non mettere video troppo lunghi (concordo) e di evitare l'utilizzo di strumenti di traduzione automatica perché le lingue vanno trattate con molta attenzione (sottoscrivo).

Non voglio addentrarmi di più sulla questione, non sono un esperto di SEO e sono un accanito sostenitore dell'assunto "a ognuno il suo mestiere". Tuttavia questa ricerca di qualità nel grande mare dei contenuti che è, oggi, Internet non può lasciarmi indifferente. In un post di qualche tempo fa (Giugno 2010) sottolineavo come fossimo in un momento di passaggio (tra vecchi e nuovi media) ma che i contenuti di qualità erano destinati ad emergere per diventare sempre più protagonisti. Sono contento che Google e Microsoft, perennemente in guerra fredda, siano concordi su questo. L'algoritmo ha preso punti oggi ma io preferisco sempre, e di gran lunga, l'uomo, soprattutto colui che scrive quei contenuti di qualità.


Photo credits: Flickr, Beniamino Baj

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